Le lotte contadine


Il primo sciopero del 1898

Dopo l'unità d' Italia, si formarono nella piana reatina le prime associazioni mutualistiche tra i lavoratori della terra, le cosiddette «Società di mutuo soccorso». Accertata è l'esistenza della «Fratellanza fra i contadini di Contigliano e frazioni» che rappresentò una prima forma di autodifesa nei confronti del peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori della terra.

Nel 1898, furono proprio i cavatori di barbabietole di Contigliano che organizzarono il primo sciopero agrario dell'Umbria.


Le lotte contadine di Magliano in Sabina.

 

Nel 1904 Magliano Sabina fu al centro di scioperi contadini di risonanza nazionale.
Già dai primi anni del secolo, la Federazione dei Lavoratori della Terra puntò a far divenire le Leghe, delle vere e proprie controparti, inseguendo un'ottica organizzativa capace di superare il contingente. Tra i dirigenti investiti da questo compito va sicuramente ricordato Omero Schiassi, la cui opera fu spesso brutalmente ostacolata dalla repressione statale. In particolare, non era gradita la particolare forma di lotta consistente nel condurre in città il bestiame, ornato con nastri rossi, in una sorta di riconsegna ai proprietari riottosi alle trattative.

Questa forma di protesta caratterizzò anche il grande sciopero ( agosto 1920) dei contadini della piana reatina che si rifiutarono di mungere e nutrire il bestiame. Siamo di fronte a delle lotte difficili per la loro radicalità. Dato il legame tra gli animali e i contadini, è sicuramente riduttivo caratterizzare questo tipo di protesta come una mera astensione dal lavoro. I lamenti delle bestie, nel caso dello sciopero di Rieti, furuno udite per giorni a chilometri di distanza e nei paesi del circondario.

L'articolo riportato nella pagina mostra l'importanza data dai giornali socialisti alla lotta dei contadini maglianesi ma anche alla conseguente repressione dei padroni che portò allo scioglimento del consiglio comunale e della Lega.

Sempre a Magliano, nel 1920, dunque prima dell'avvento del Fascismo, ripresero gli scioperi dei contadini. Numerosi furono gli scontri armati con le forze dell'ordine e le prime squadre fasciste, durante i quali gli scioperanti, uccisero tra l'altro, un carabiniere.

 
 

Da Azione Socialista, organo settimanale della sezione socialista di Brindisi

Anno I numero 35, 18 settembre 1904

Brutti sintomi.

Quel che è successo a Magliano Sabina è un fatto tale che assume- politicamente- importanza maggiore dell'eccidio di Buggerru.
L'intero Consiglio Comunale chiamato in Municipio per discutere...sulla soluzione dello sciopero dei contadini, viene arrestato.
Il delegato della P.S. si reca alla Lega, che trova chiusa, ne atterra la porta d'ingresso a colpi d'accetta, entra con i suoi sgherri, mette tutto sottosopra, sequestra bandiera e registri e dichiara sciolta l'organizzazione.
Diciamo che ciò è sintomo grave più di Buggerru. Poichè sinora, in questa epoca di relativa libertà giolittiana, s'erano visti fioccare i sequestri di stampa, proibire conferenze, comizi ecc., mandare i soldati a sostituire gli scioperanti e magari a fucilarli ma per avanzo di pudore di vecchia baldracca imbellettata,
la libero-ribalderia governativa non aveva ancore sciolte violentemente le organizzazioni proletarie.
Un eccidio lo si può spiegare dato un certo stato psicologico di qualche gallonato o sindacuccio epilettico, nevrastenico o alcoolizzato o affetto da mania omicida - ma non si spiega il premeditato scioglimento di una Lega e l'arresto dei capi se non come un sintomo d'un nuovo orientamento governativo - che in occasione del lieto evento Giolitti vuole inaugurare a braccio del paciuccone Sarto - visto che gli sfuggì l'amplesso con la sirena estrema.

Stiamo in guardia !
 


                                                                                 Il sovversivo Omero Schiassi.

Ecco come Omero Schiassi si guadagnò il ritratto di “sovversivo” trasmesso dalla Prefettura di Bologna al Ministero degli Interni:
“... Portamento disinvolto, espressione fisionomica simpatica, abbigliamento abituale decente... In S. Giorgio di Piano, disprezzato e malvisto da quei possidenti che veggono in lui un demagogo sovvertitore della tranquillità di un tempo. All'infuori di professare principi socialisti e di farne attivissima propaganda, nulla può dirsi sulla sua condotta morale. Di carattere impulsivo, facile agli entusiasmi, ha educazione distinta, intelligenza aperta e pronta e cultura non comune".